Accolto dalla maestosa stazione ferroviaria da poco completata, opera del genio visionario di Santiago Calatrava, la città di
Liegi, con i suoi 200.000 abitanti, ci tiene a dimostrare che gli anni bui della crisi del settore minerario, un tempo maggiore fonte di reddito di questa zona della Vallonia, sono ormai definitivamente alle spalle.Con forti investimenti e altrettanta determinazione, la città ha saputo prima di tutto recuperare le gemme che già possedeva, come le
magnifiche chiese romaniche e gotiche che, in passato le valsero il nome di “Nuova Gerusalemme”, o
il Palazzo dei Principi Vescovi, la cui costruzione si è protratta per più di cinque secoli, e che, nel suo stratificarsi, meglio di tutto rappresenta, posto com’è in pieno centro, la storia di questa ricca città; o, ancora,
il polo museale del Grand Curtius, meraviglioso palazzo dal vivace colore rosso e bianco, posto in riva alla Mosa, il fiume che attraversa la città, originariamente abitazione di Jean Curtius, ricco commerciante di munizioni: riaperto, dopo lungo restauro, nel 2009 è il luogo ideale per conoscere la storia e l’arte di questa regione, lungo un periodo di ben 7000 anni.Ma, come abbiamo detto, il fiume e le miniere hanno dato vita anche alla
forte vocazione industriale di questa città; una volta che però l’attività estrattiva è venuta meno, Liegi ha saputo riconvertire anche le numerose fabbriche, valorizzandole non solo come esempio di archeologia industriale, ma anche come sedi di attività creative e culturali.In questa cornice, si inserisce perfettamente la figura di una più famosi Commissari della letteratura mondiale, quel
Maigret il cui inventore,
Georges Simenon, proprio a Liegi nacque e visse fino al 1922, rimanendone “sentimentalmente” legato anche quando iniziò la sua vita errabonda, che lo vide cambiare residenza ben 33 volte!E, infatti, al suo illustre cittadino Liegi ha dedicato una sorta di percorso emotivo, che si snoda attraverso i luoghi dell’infanzia di Simenon, quelli raccontati nei gialli di Maigret ambientati a Liegi, e in quei luoghi che, seppure non esplicitamente situati nella città, rivelano però la sua città natale come fonte d’ispirazione: sono quei paesaggi brumosi, quei porti di mare o di fiume, i quartieri operai che Simenon ha conosciuto nella sua gioventù.Se siamo riusciti a catturare la vostra attenzione e curiosità, ecco qualche notizia su come organizzare il viaggio: è possibile arrivare in volo a Liegi, dove è presente a 4 km dal centro della città, l’
aeroporto di Liegi-Bierset; tuttavia, tenete presente che l’aeroporto non è servito da compagnie low cost, e, per questo motivo, potrebbe risultare molto più comodo ed economico arrivare in volo a all’
aeroporto di Charleroi, noleggiare un'auto e partire alla volta di Liegi con la possibilità di programmare nuove tappe lungo il percorso.Un’altra alternativa può essere arrivare a
Bruxelles, che dista solo 95 km. da Liegi, e, da lì arrivare in treno, proprio alla stazione di Calatrava, magari con il TGV, che collega le due città in 50 minuti, oppure
noleggiare un’auto e girare con comodità anche i dintorni, magari visitando i borghi lungo il corso della Mosa, in cerca del miglior ristorante dove gustare le classiche “moules et frites”, le ghiotte cozze marinate con patatine fritte, o i dolci al cioccolato, di cui i belgi sono veri e propri maestri.Il team Auto Europe