Gli aeroporti rappresentano probabilmente uno dei luoghi (o “non luoghi” secondo alcune teorie sociologiche) più significativi dell’età contemporanea: erano nati per essere attraversati in fretta, come le stazioni ferroviarie, per prendere un mezzo di trasporto e andare da qualche altra parte. E, più delle stazioni ferroviarie, erano un simbolo della velocità, proprio perché luogo di arrivo o partenza dei voli aerei.Ma già da tempo tutto ciò è cambiato: come e più delle stazioni ferroviarie, ormai gli aeroporti rappresentano un luogo da vivere, e non solo da attraversare, e per questo motivo oggi, soprattutto negli aeroporti più moderni, è possibile trovare tutto ciò che si trova normalmente in una città: hotel, negozi, ristoranti (anche di celebri chef), spa e persino discoteche …. Ma quello che più impressiona è che, alla ricerca del concetto di sostenibilità ambientale, che spesso rappresenta un grosso problema per gli aeroporti e per gli abitanti delle città vicine, in alcuni di essi sono stati creati dei veri e propri giardini lussureggianti, che meritano sicuramente di essere visitati se siete di passaggio in queste strutture.Ad esempio,
Changi, l’
aeroporto di Singapore è tradizionalmente votato quale uno dei migliori aeroporti del mondo: la ragione si comprende facilmente se si ha la possibilità di trascorrere qualche ora nei suoi 4 Terminal, ognuno dei quali presenta attrazioni e divertimenti studiati per tenere lontana la noia; tra questi i
giardini sono una vera specialità, e ne troviamo dei tipi più diversi: quello
dei cactus,
delle ninfee,
delle orchidee,
dei girasoli,
delle farfalle e il
giardino incantato, fatto di vetro, luci a led e mosaici. Altrettanto interessante, anche concettualmente, è il
giardino aeroponico che si trova nel Terminal 3 dell’
O Hare Airport, l’
aeroporto di Chicago: la cultura aeroponica, infatti, non prevede la presenza di suolo, ma le radici delle piante sono nutrite grazie a soluzioni minerali che vengono infuse nell’acqua che, con un ciclo continuo, irrorano le varie specie vegetali poste sospese su 26 torri. E’ un sistema a basso impatto ambientale, con potenziale utilizzo in larga scala su aree con spazi limitati a disposizione per le coltivazioni; inoltre, tali piante, o i loro frutti, sono utilizzate direttamente nei caffè e nei ristoranti dello stesso aeroporto!Se invece vi trovate a passare per l’
aeroporto di Honolulu alle
Hawaii, l’occasione è ottima per visitare il suo giardino che, progettato nel 1962, mostra nella scelta delle piante e nella loro disposizione le influenze della cultura locale, ma anche cinese e giapponese, ben presenti nelle tradizioni delle isole del Pacifico; si tratta proprio di tre distinti giardini, chiamati
Giardino Cinese,
Giardino Giapponese e
Giardino Hawaiano, collegati ma assai diversi tra loro, e che sono lo specchio della flora, della fauna e della “spiritualità” propria di queste popolazioni.E, per concludere, parlando della spiritualità di un popolo, non possiamo che concludere con un peculiare giardino, vero specchio delle tradizioni della Germania: stiamo parlando del
Biergarten dell’
Aeroporto di Monaco! Si, è vero, probabilmente in questi casi si farà poca attenzione alle piante (bellissimi castagni), ma è certo che sarà molto piacevole trascorrervi un paio d’ore, aspettando il proprio volo o attendendo qualcuno in arrivo……