Chi ha deciso di effettuare un viaggio in auto per visitare i
Paesi dell’Europa dell’Est deve tenere conto di molti fattori che possono essere molto diversi da quelli a cui siamo abituati percorrendo le strade italiane.Ad esempio, bisogna prestare maggiore attenzione al livello di carburante nel serbatoio, perché talvolta può capitare di percorrere centinaia di chilometri senza incontrare una stazione di servizio; oppure occorre guidare con particolare cautela perché il manto stradale potrebbe essere molto deteriorato. E se si viaggia per le autostrade, è bene sapere in anticipo quali sono le
regole di pagamento dei pedaggi che sono vigenti in ciascuno di questi Paesi.
In
Slovenia, per iniziare, il sistema di pagamento è quello dei bollini, di durata annuale (110 euro per auto e camper), mensile (30 euro) e settimanale (15 euro); le multe per mancato pagamento variano dai 300 agli 800 euro.In
Croazia invece il sistema di pagamento è quello dei pedaggi da pagare presso gli appositi caselli (a meno che non si sia muniti di telepass, denominato ENC); in assoluto la tratta più costosa è quella tra Rijeka e Spalato, il cui costo è di 27 euro.In
Ungheria si utilizza il bollino elettronico, che serve per circolare su tutte le strade magiare, ad eccezione di qualche tratto gratuito; il bollino elettronico si può acquistare anche online e i costi variano a seconda della categoria di mezzo e della durata: per le auto si parla di 11 euro circa per il settimanale, di 17,75 euro per quello mensile e di 159,60 euro per quello annuale.Anche in
Slovacchia, dal 1° gennaio 2016, il bollino cartaceo è stato sostituito da quello elettronico: per i costi non si differenzia tra auto e camper (le moto non pagano pedaggi) e si aggirano sui 10 euro per dieci giorni, 14 euro per trenta giorni e 50 euro per un anno.In
Repubblica Ceca invece vige il bollino cartaceo, con costi che variano tra i 12 euro (bollino per dieci giorni), ai 17 euro (bollino mensile) fino ai 57 euro per il bollino annuale.Per la
Polonia il sistema di pagamento è quello del pedaggio da pagare al casello in contanti o tramite carta di credito: i costi ovviamente variano a seconda della tratta, della categoria di veicolo, ma anche della società di gestione dell’autostrada.In
Romania il transito sulle strade (anche quelle ordinarie) prevede il pagamento della “Rovinieta” , la vignetta elettronica il cui costo, per gli autoveicoli di stazza inferiore alle 3,5 tonnellate, è pari a 3 euro per una settimana, 7 euro per trenta giorni, 13 euro per novanta giorni e 28 euro per dodici mesi. In alcuni tratti è previsto il pagamento extra di pedaggio, non coperto dunque dalla Rovinieta.La
Bulgaria si serve, per la circolazione delle auto nelle strade extraurbane e nelle autostrade, del classico sistema delle vignette da apporre sul parabrezza: i costi variano da categoria a categoria, ma per le vignette K3 (quelle per le auto) le tipologie sono settimanale (costo 8 euro), mensile (15 euro) e annuale (50 euro).Per concludere con i Paesi dell’ex Jugoslavia, in
Serbia il pagamento avviene ai caselli delle principali autostrade, in contanti (in valuta locale, come ovvio) oppure, ove possibile, con carta di credito; i costi sono molto modesti. La rete stradale del
Montenegro, lunga circa 5300 km., prevede in alcuni tratti il pagamento di pedaggi da pagare in valuta locale o in euro, facendo attenzione perché generalmente non sono accettate le carte di credito, mentre non sembra che sia prevista alcuna forma di pedaggio per il transito in
Bosnia-Erzegovina.